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ANCORARE UN PONTEGGIO IN SICUREZZA

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A discutere di sicurezza, associata al mondo dei ponteggi, gli argomenti corrono parallelamente all’attività di ancoraggio che, solitamente, avviene con i tasselli.

Ai sensi del D.Lgs 81/2008 articolo 125 comma 6, gli ancoraggi vanno realizzati almeno ogni due piani di ponteggio e ogni due impalcati. In presenza di ponteggi con campate standard da 1,8 m, occorre almeno realizzare un ancoraggio con tassello ogni 14,4 mq secondo le modalità previste dal libretto di autorizzazione ministeriale.

I DPI richiedono la realizzazione di ancoraggi specifici, conformi alla norma UNI EN 795 e dotati delle caratteristiche di resistenza indicate nelle istruzioni d’uso. La conformità alla norma europea, in fatto di ponteggi, non è solo una questione di forma, peraltro importante ai fini dell’attribuzione delle responsabilità, ma anche di sostanza: infatti, gli ancoraggi per ponteggi vengono solitamente progettati per resistere a carichi di trazione perfettamente perpendicolari ai tasselli di fissaggio.

Per ancorare un ponteggio in maniera idonea, è fondamentale conoscere il materiale di supporto perché, per identità e consistenza, condiziona in fase preliminare, la scelta dell’opzione di ancoraggio e la sua collocazione.

In commercio, attualmente esistono diversi tipi di tasselli ancoranti:

• meccanici ad espansione forzata, ideali per i materiali compatti ed uniformi

• meccanici a variazione di forma

• chimici a variazione di forma, ideali per i materiali forati, alleggeriti e porosi

• chimici per adesione, la resina costituisce un corpo unico con le pareti del foro, con il materiale di supporto trattenendo l’elemento metallico che normalmente è una barra filettata

• Ancoraggi chimici a fiala

• Ancoraggi chimici ad iniezione

L’azienda produttrice, nella scheda tecnica, deve specificare la portata teorica tenendo conto della resistenza del materiale.

Per questo, gli ancoraggi per ponteggi sono di diversi tipi e rigorosamente descritti nei libretti delle Autorizzazioni Ministeriali compresi dove viene indicata portata teorica e resistenza ai materiali eventualmente impiegati. Sono così classificati:

·         Ancoraggio ad anello

·         Ancoraggio con tubi e giunti a cravatta

·         Ancoraggio a tubi e giunti a contrasto

·         Ancoraggio a barre filettanti passanti dotate di piastre di contrasto

·         Ancoraggio con barra munita di gancio

Quindi, per operare sull’ ancoraggio di un ponteggio, è necessario provare la resistenza dei muri con vari test dopo uno studio preliminare.

Dopo aver provato le condizioni con l’ausilio di alcuni strumenti come il dinamometro, è necessario, infine, confrontare i risultati con un tecnico qualificato al fine di certificarne l’idoneità, numero e collocazioni necessarie a garantire l’adeguata portata del ponteggio.

In questa maniera, si può procedere finalmente al montaggio del ponteggio rispettando le procedure in sicurezza ed evitando di ancorarlo al muro nei punti in cui sono state effettuate le precedenti prove di tenuta.

Quando si parla di questo tipo di lavorazioni, si ragiona con esperienza ed il primo nome che balza alla mente è Euroedile. Con più di 35 anni di servizio, Euroedile guida la classifica dei partner affidabili per la progettazione ed installazione di allestimenti di ponteggi. Non esistono ancoraggi difficili per Euroedile ma solo soluzioni per introdurre nuovi sistemi.